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Caos Calmo
Il campo

Antonello Grimaldi, 2008

 

 E poi Clarisse non c�era pi�� Era successo qualcosa,
la linea preordinata della sua vita era stata turbata�

(Ray Bradbury, 1951)

 

Pietro si accorge che amava Lara quando Lara non c�� pi�. Non solo. Sente che forse lui pu� averla lasciata andar via� senza fare nulla. Pietro tocca una zona che non conosceva ancora e ora � portato a conoscerla per necessit�, per colpa. Il film fa pensare al caso, ai mille destini degli incontri e a come un incontro decide per i prossimi incontri e pu� costruire percorsi. �c�� un insieme di elementi che ha fatto nascere la serendipity, la magia inspiegabile per cui le cose si incontrano, diventano armoniose fra loro�� (�Renzo Piano�, Valli, Repubblica 15.1.2007). Il film mi ha toccato non tanto per gli aspetti di sospensione del tempo e dei ritmi consueti, o il ribaltamento dei valori che si possono dare alle cose che si fanno. A me ha fatto pensare a cose mie, forse pi� urgenti� alla incredibile novit� che gli oggetti assumono nel momento in cui c�� un soggetto che se ne occupa. Ho pensato che in quello spazio dei giardinetti mille cose accadevano e sarebbero continuate ad accadere secondo una propria scansione e progressione� secondo una particolare modulazione; ma tutto questo cambia nel momento in cui in quello spazio si insedia un nuovo soggetto ed � la presenza di quel nuovo soggetto che polarizza i movimenti �il campo diviene spazio-tempo in cui si avviano le turbolenze emotive che l�incontro analitico attiva � non c�� luogo del campo che non finisca per contagiare tutti gli altri� (Ferro, 2007, 66 e 17). I percorsi sono quelli che si realizzano e quelli che, in quell�istante, avrebbero potuto essere e non saranno mai. Ovviamente � quello che mi trovo a pensare mille volte nella vita quando godo della novit� degli incontri e nel lavoro quando mi trovo a farmi le domande che i pazienti mi potrebbero fare. Marco mi dice: �perch� devo venire a trovarla qui ogni settimana? Non vede che oramai sto bene? So che � mia sorella che chiama per controllare se io vengo ancora da lei! Non sono pi� libero di avere una mia vita!�. Lui � ancora arrabbiato con me perch� non sa ancora quanto il suo incontro con me sia originale o sia il controllo che, riferito alla sorella, gli impedisce di godere della felice sensazione di vita che in un fondo di S� teme di aver perso. Ci siamo incontrati perch� lui era partito per l�Islanda ��l� potevo impiantare un�attivit�! �sono stanco del mio lavoro qui!�. Il viaggio non permise nuove esperienze di incontro� forse si ritrov� solo come solo era partito col progetto di risolvere altrove il fondo di solitudine che ancora lo tiene. Io provo a dirgli proprio questo, che in un certo senso, con il suo viaggio e con il suo ricovero lui mi ha cercato� in fondo ci conosciamo da allora e io, da allora lo aspetto quando abbiamo il nostro appuntamento e lo cerco quando non lo vedo arrivare per molto tempo� perch�, dopo quell�incontro, ora io devo preoccuparmi per lui. Lui mi rinfaccia di quella volta che ho chiamato i pompieri per entrare a casa sua dove lui non rispondeva da giorni; in un certo senso mi tiene ancora fuori quando cerca persino di scusarmi: �so che quella volta � stata mia sorella a chiedere che venissero i pompieri fino a casa� lei non c�entra, dottore!�. Il punto � proprio questo: io c�entro! Perch� io e lui, indipendentemente da tutto, ci siamo incontrati e da allora le nostre vite sono particolari e diverse da quelle che avrebbero potuto essere altrimenti. In un certo senso c�� il caso ma, quando gli incontri incidono emozioni forti � come deve essere nelle cure psicologiche � si ha la sensazione che il caso abbia i suoi vettori, affinit� complementari, che lo sostengono: �� anche se fino a ieri non ci eravamo mai incontrati, lavoriamo insieme da anni� (Auster, 2002, 180).

Per fortuna la nostra mente continua a mantenere i mille possibili percorsi che non sono ancora stati e potranno essere un giorno. Quindi: il bambino Down che ogni giorno attraversa il parco cambia perch� ad un certo punto si incrocia con Pietro che � l� e fa il suo piccolo gesto che poi, piano piano diviene una istituzione. Ho pensato: �e se non ci fosse stato Pietro nel parco in quella fase della sua vita, la mattina quando la madre lo accompagnava alla fisioterapia? Lo stesso per le mamme che aspettano i figli al bar e parlano fra loro perch� tutto improvvisamente cambia se in quel gruppo cos� levigato nelle possibilit� si insinua un soggetto che le possibilit� levigate non prevedevano (� quello che Bion chiamerebbe il mistico e che rompe la consuetudine opaca). Allora tutte si guardano stupite e si interrogano se ci� che sta accadendo � sano: Pietro fissa la finestra e parla con una figlia che non c�� le chiede di affacciarsi� Claudia, come evocata magicamente, si sporge! E poi c�� la ragazza col cane che ogni giorno compare silenziosa e curiosa verso Pietro; e il vecchio che ha perso la moglie da due anni e che ha dovuto imparare a fare gli spaghetti che ora offre al �dottore� il quale frequenta un luogo dove non avrebbe dovuto essere e i due, per un attimo, intersecano i reciproci lutti. Cambiano anche i percorsi di quelli che sono soliti essere al tuo fianco e che per continuare ad esserlo ora modificheranno la traiettoria: i giardinetti e la panchina improvvisamente portano una insolita attrazione e tutti si avvicineranno a quel luogo perch� ora qualcuno l�ha scoperto: �Ma non puoi obbligare la gente ad ascoltare, se non vuole. Dovr� tuttavia venire a noi a suo tempo, chiedendosi che cosa esattamente sia accaduto�!� (Bradbury, 1951, 180).

Forse il film (in realt� il libro�) esagera nel proporre un ribaltamento eccessivo e caricaturale dei valori� forse voleva essere proprio questo� forse la caricatura sottolinea l�evento: magari � cos� ma a me piacciono i suggerimenti accennati perch� ciascuno ci metta poi quello che vuole su una traccia appena segnata. Sta di fatto che per me i protagonisti non sono tanto quelli che appartenevano ai percorsi soliti di Pietro (e che ora dovranno modificare i loro percorsi�), ma quelli che non sarebbero mai esistiti per Pietro e che vengono toccati e significati da quella esperienza singolare e irripetibile (il film direbbe irreversibile�) dell�incontro affatto preparato e pensato prima: l�incontro che si realizza solo perch� ad un certo punto la tensione di due soggetti li fa incontrare e l�incontro li fa scoprire.

Pietro si accorge che non ama nessuno. Claudia � al posto di ci� che non puoi pi� amare, non perch� Lara � morta e non c�� pi�, ma perch� � passato il momento utile, quando avresti potuto amarla e non l�hai fatto (il kairos dei greci che anche gli analisti conoscono bene�): entrambi, Pietro e Claudia non sembrano soffrire, perch� Pietro ha deciso cos� e vuole cos� anche per Claudia: �Claudia sta bene�. sta� attento! non so se � pronta a certi discorsi��. Le cose che si fanno, quindi, sono al posto del dolore, perch� questo � impossibile: �e quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo� (Bradbury, 1951, 194). Quando Pietro incontrer� casualmente Eleonora, la donna che ha incrinato la levigata consuetudine in cui lui non sapeva di amare Lara, non potr� amarla (perch� non � possibile, per come lei ti si � presentata nella tua vita..), ma cercher� e riuscir� a possederla senza reciprocit�� ognuno per conto suo perch� ognuno ha un conto in sospeso con s� dovuto alla presenza violenta dell�altro sin dall�inizio del loro incontro. Perch� Pietro non cercava nessuno e qualcuno violentemente si � insinuato nel suo spazio non disponibile, ma per forza, quella mattina. Il tono del loro incontro dice che i due non si erano cercati, neanche dopo essersi scontrati, per questo ora devono chiudere il conto. Gli analisti sanno che alcune volte il sesso � al posto delle angosce di separazione.

Pietro amer� qualcuno. Magari amer� Iolanda, perch� lei � la sola che si presenta ogni mattina e, da quando lui abita quel posto, ogni mattina cambia e va ad un appuntamento per lui e sempre meno per il cane. Iolanda, ogni volta che compare nel giardinetto � sempre pi� bella, in un crescendo di cura. Forse � bella per Pietro che, piano piano imparer� a salutarla e ad aspettarla finch� si abbracceranno come fanno gli adolescenti che da tanto si cercano: per caso. Ho pensato che � quello che succede nel campo che gli analisti curano con i loro pazienti: bisogna farsi sorprendere dai nuovi personaggi, dalle nuove descrizioni dei personaggi e dai colori e dai toni che il campo continuamente assume: �mi trovai a sentirmi e a comportarmi in un modo curioso e interessante� (Ogden, 2001, 97). Allora, quando Marco mi dice: �dottore, ho conosciuto una ragazza carina e gentile, e che ha gli orecchini belli��, io riesco a pensare alla fatica che faccio soprattutto al mio servizio per permettermi di incontrarlo e lui, parlando della ragazza appena conosciuta, forse mi chiama a dare peso ad aspetti vivi di me di cui lui si accorge e che io faccio fatica a vedere. In fondo io so sempre che �il paziente � il miglior collaboratore!� (Bion).

Alla fine, nel cinema, ho provato a seguire un finale diverso, dove le cose non debbano essere dette, ma solo accennate. Il finale del film �: �le cose bisogna dirle!� Perch� una bambina deve spiegare a suo padre che lui sta occupando un posto non suo, che lei vuole a sua disposizione per continuare a vivere? Ho pensato che, in questo, il film � duro; ho pensato che sin dall�inizio ognuno occupa lo spazio di un altro dove non era atteso e ci entra di forza. Forse questa � la vera dinamica del lutto: essere costretto in un posto non tuo. Per questo il giardinetto e la panchina curano il dolore, non perch� lo sospendono, ma perch� permettono che nuove figure si insedino leggere ed efficaci nella nostra vita. Le presenze lievi sono quelle del ragazzo Down, del barista, del vedovo al primo piano e di Iolanda che forse ci piace immaginare porti sensualit� adolescente in quel giardinetto. Non a caso con questi personaggi appena accennati, vale soprattutto il gioco degli incontri e i desideri non vanno detti, ma costruiti passo passo. In quei personaggi Claudia non avrebbe bisogno di dire il suo desiderio a suo padre �perch�le cose solo suggerite sono pi� incisive di quelle spiegate� (Borges, 2000, 34).

�i ricordi sono legati pi� al presente che al passato�

(Stern, 2002, 163)

 Giuseppe Riefolo

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