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La psicoanalisi dell'arte, di moda fino agli anni '70, segna ora un profondo stallo. Negli ultimi decenni, però, sono nati molti nuovi modelli della mente, nuove prospettive cliniche incentrate sulla comunicazione emozionale e sul ruolo delle immagini. Questo libro si propone di aggiornare la psicoanalisi dell'arte, troppo lenta ad arricchirsi dei nuovi contributi, proponendo una descrizione epistemologica dei modelli della "psicoanalisi moderna" e delle loro possibili "applicazioni" al mondo dell'arte. Oltre gli studi, ormai storici di Freud, Jung e della Klein, sono qui discussi gli approcci più recenti: quelli di Bion, Matte BIanco, Bowlby, Langs, dei Baranger, Stern, Benedetti e Ferro, tra gli altri. L'approccio epistemologico e multidisciplinare permette di cogliere, superando ogni specialismo, le trame comuni alla clinica e all'arte, come alla comunicazione sociale, soprattutto negli aspetti emotivi e relazionali. Il libro appare così rivolto tanto a psicologi, psicoanalisti, antropologi, filosofi, che esperti d'arte, e per questo motivo il linguaggio usato è comprensibile e volto alla chiarificazione dei presupposti degli approcci teorici, come al loro possibile "uso" nel campo dell'arte. I campi della "psicoanalisi moderna" e dell'arte condividono una sensibilità comune per le immagini prodotte, tanto dalle "due persone che parlano in una stanza", che nelle moderne produzioni artistiche. Sia l'arte che la psicoanalisi sono considerate in questo volume nelle loro caratteristiche "costruttive" e sociali, per la loro capacità di ispirare nuovi significati, nuovi "mondi possibili", e nella loro capacità di trasformare, tradurre, far evolvere emozioni, vissuti, immagini e narrazioni.

Luca Casadio (Roma, 1965), psicologo, psicoterapeuta e specialista in psicologia clinica, è un epistemologo che si occupa di clinica e di formazione nelle aziende. Tiene lezioni scientifiche e seminari per alcune scuole di specializzazione e ha scritto il volume, Sistemica: voci e percorsi nella complessità, Torino (2003), con Umberta Telfener e la supervisione di Heinz von Foerster; ha partecipato con un suo contributo, inoltre, al volume Adolescenti che rischiano la vita, Milano (2004), a cura di Umberto Nizzoli e Claudio Colli, oltre ad aver scritto diversi articoli sulla clinica, l'epistemologia e l'arte.

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