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Progetto PsiPed
Studio prospettico storico in un gruppo di bambini
riferiti ad un Centro Pediatrico di Igiene Mentale:
follow-up di mortalità e morbilità psichiatrica in età adulta

Diapositive della presentazione

Benchè esistano studi di esito di specifici disturbi mentali dell’infanzia, le informazioni disponibili circa i precursori infantili dei disturbi mentali dell’adulto rimangono scarse.

Negli ultimi decenni ha prevalso un orientamento evoluzionistico che sostiene l’ipotesi unitaria, secondo la quale esiste una continuità tra i disturbi psichici dell’età infantile, dell’adolescenza, e dell’età adulta, che si esprimono con quadri differenti a seconda del grado di sviluppo della mente.

Nel tentativo di contribuire ad indagare sul rapporto di continuità nelle diverse fasi della vita fra manifestazioni psicopatologiche apparentemente diverse è stato avviato questo studio, finanziato dall’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito del Progetto Nazionale per la Salute Mentale, al quale partecipano alcuni componenti di questo Istituto.

Si tratta di uno studio longitudinale prospettico-storico svolto con metodiche di record-linkage in collaborazione con l’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio; viene considerata prospetticamente una coorte di bambini attraverso l'eventuale riscontro di patologie psichiatriche in età adulta. L'ipotesi allo studio intende verificare se i bambini che manifestano disturbi psicoaffettivi dell'età evolutiva siano a maggior rischio per la successiva comparsa di una sintomatologia psichiatrica conclamata.

Una coorte di bambini e adolescenti selezionati fra tutti coloro che erano stati riferiti tra il 1970 e il 1985 a un servizio ambulatoriale di igiene mentale di una clinica pediatrica universitaria (N=6.241) sarà seguita a partire dal 01/01/1995 e per coloro che hanno raggiunto il 18mo anno di età per quanto riguarda i seguenti eventi occorsi nell'ambito della regione Lazio:

  • Trattamenti presso strutture psichiatriche pubbliche ambulatoriali;
  • Trattamenti presso strutture pubbliche riabilitative residenziali e non;
  • Ricoveri presso reparti psichiatrici pubblici e privati della regione;
  • Trattamenti presso strutture pubbliche di assistenza ai tossicodipendenti;
  • Morte prematura.

Tutti i casi considerati sono stati riferiti al Centro di Igiene Mentale della Clinica Pediatrica, Università di Roma "La Sapienza", nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 1970 e il 31 Dicembre 1985. La durata totale del follow-up è compresa tra 10 e 28 anni. I criteri di inclusione nella coorte sono:

  • Residenza nella regione Lazio al momento dell'osservazione;
  • Età maggiore o uguale a 18 anni al 1 ° gennaio 1995

Caratteristica della coorte è un elevato numero di bambini in età prescolare (circa il 45%). Dei casi considerati, il 60% erano maschi ed il 40% femmine; oltre il 95% del totale aveva un'età compresa fra 6 mesi e 12 anni al momento dell'osservazione (media 6 anni e 8 mesi; mediana 6 anni e 6 mesi). La stima del rischio di sviluppare una patologia di rilevanza psichiatrica associata alla presenza di disturbi psicoaffettivi nell'infanzia sarà effettuata attraverso il confronto dei tassi di prevalenza di disturbi psichiatrici (intesi come trattamento avviato in struttura ambulatoriale o ricovero in reparto psichiatrico pubblico) rilevati nel gruppo in esame, rispetto al gruppo di controllo. Sarà considerato quale elemento probante l'esistenza di un contatto presso un Dipartimento di Salute Mentale della Regione Lazio, o la dimissione da un reparto psichiatrico pubblico o privato della stessa regione nel periodo compreso fra il 01/01/95 e il 31/12/99. Il rischio sarà analizzato tramite linkage con quattro diversi sistemi informativi regionali, tutti attualmente gestiti dall'Osservatorio Epidemiologico (ora Agenzia di Sanità Pubblica) della Regione Lazio:

  • Sistema Informativo Ospedaliero (SIO)
  • Sistema Informativo per i Servizi Psichiatrici (SISP)
  • Registro Nominativo delle Cause di Morte (RENCAM)
  • Sistema Informativo per le Tossicodipendenze

Il periodo prescelto (1995-1999) risponde a requisiti di affidabilità e disponibilità dei sistemi informativi citati. Qualora i risultati si dimostrassero significativi, si procederà all'analisi delle singole cartelle di casi aggregati per raggruppamento diagnostico per evidenziare eventuali fattori protettivi e fattori di rischio nei due gruppi (gruppo con follow-up positivo rispetto a gruppo con follow-up negativo).

Diapositive della presentazione

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