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Piano, solo �How far can you fly?� ��
ed Elsbeth divenne musica� E� la storia di Luca Flores, un geniale musicista italiano, morto suicida nel 1995, poco prima di compiere quaranta anni. Il film si apre sull'infanzia trascorsa in Africa, dove la numerosa famiglia si � trasferita per seguire il padre, Giovanni, geologo di fama internazionale. Qui, in un incidente stradale, presenti Luca e la sorella Baba, muore la madre I due fratelli maggiori vanno a studiare in Inghilterra, Luca e Barbara in Italia. A Firenze Luca si diploma brillantemente in pianoforte, ma non diventer� un pianista classico. Due amici del conservatorio lo introducono al jazz. Il suo grande talento, unito allo studio febbrile, portano Luca a suonare con i pi� grandi musicisti jazz dell'epoca, fra cui Chet Baker.Il film traccia non solo la parabola artistica, ma anche gli amori, e poi i turbamenti, di un giovane uomo che non riesce a venire a patti con i fantasmi del passato, fino alla tragica esplosione della follia e della morte prematura. Il film vorrebbe dire che l�amore pu� farti impazzire, oppure che l�amore, poich� � forte, ti pu� succedere che non lo reggi e ti far� tornare le ferite. Questo lo crede la gente, ma non � vero! L�amore ti fa impazzire quando (giustamente) vorrebbe costringerti a separarti da oggetti antichi ma non c�� ancora posto per nuovi oggetti. Magari questo � proprio quello che Ronald Lang qualche anno fa chiamava �debolezza ontologica�. Forse � proprio cos�, ma il film dice che per� ne vale la pena perch� l�amore non lo scegli e ti si presenta per forza anche se non ti accorgi degli occhi di Cinzia che non smettono pi� di desiderarti. Anche se sei fragile e segnato dalle ferite, l�amore ti si presenta e ti si offre perch� viene con la vita, proprio come non puoi scegliere di vedere morire tua madre mentre stai giocando con i suoi occhi. Ho pensato ad Anna che � partita con il suo uomo - anche lui frequentatore di ricoveri e di cliniche psichiatriche - per Praga �perch� l� la vita costa meno e potremmo trovare una sistemazione. Cercheremo una casa a poco prezzo�Ezio potr� trovare un lavoro� l� la vita � pi� facile!�. Nessuno di noi ha sentito che Anna ed Ezio avrebbero potuto realizzare il loro progetto! Tutti abbiamo pensato ad un progetto infantile� un sogno fatuo che si sarebbe scontrato con la realt�. Per�, nonostante tutto, queste situazioni ti insegnano che �� dev�esserci una libert� da sognare, un traguardo estremo, tenendo l�anima coi denti�� (Sofri, Repubblica, 23.12.2007). Conosco Anna da molto tempo e so la sua disposizione a trovare soluzioni facili ed impossibili che puntualmente la riportano a star male. So anche che, potendo, le avrei sicuramente evitato questo viaggio� avrei cercato di proteggerla, perch� conosco bene le sue fragilit�� Ma i sogni vengono e non li puoi fermare� ti ci devi affidare. Quello che si pu� fare (� un diritto di ciascuno di noi�) � che a fianco al tuo sogno si tenga qualcuno pronto a prenderti quando il sogno si esaurisce. Con i pazienti come Anna ho imparato a leggere i percorsi dal loro vertice positivo, ovvero il percorso fino a dove si riesce ad arrivare, piuttosto che la sospensione rassicurante e preventiva del percorso: �How far can you fly?�. E� un rischio, ma � il mio mestiere. Ho letto il progetto di Anna esattamente come un sogno in cui provava a sentire che l�amore per lei sarebbe possibile se solo la realt� diventasse pi� benevola e meno complessa: �dottore, l� la vita � pi� facile�!�. Cinzia cerca Luca e, sulle rive dell�Arno, lo bacer�. Luca � lento a capire che Cinzia col desiderio lo seguiva da tempo forse perch� fa fatica a lasciare la spiaggia del Kenia dove la madre, un giorno, lo aveva seguito con lo sguardo mentre lui si avvicinava all�acqua del mare; fa fatica a lasciare la strada dove la madre, giocando con lui con lo specchio retrovisore, andr� a morire. Forse ha deciso che non incontrer� pi� quello sguardo di donna, particolare che, puoi essere fra mille persone, nascosto, viene per forza a legarti perch� ti prende gli occhi non appena li sollevi dal pianoforte e guardi nello specchietto retrovisore. Ai film piace l�idea che un trauma possa decidere la vita di un uomo, ma gli analisti sanno che le cose sono pi� complesse, che non � mai dato sapere quanto il trauma sia nelle cose o nella persona. Ma il trauma, quello che viene da fuori, ci piace molto, ed � ragionevole sia cos�. Per questo Luca chiama trauma quella sensazione antica che ti ha fatto perdere ogni legame e che non ti lascer� mai: �Una cosa � suonare in libert�, altra cosa � suonare ognuno per proprio conto!�. E� strano che la differenza fra libert� e confusione la descriva Luca, proprio lui che poi sar� preso dalla confusione senza pi� essere capace di libert�. Nonostante questo tipo di trauma sia quello che piace molto ai film, gli analisti sanno che, a fianco al trauma, c�� sempre una zona � pi� o meno ampia � in cui ciascuno conosce i legami e la libert�, ed � quella � solo quella - che permette le cure! Non esistono i traumi, esistono gli episodi che possono tornare e che chiedono di diventare diversi. Ho pensato che allora, quando parla con i due amici del gruppo jazz, Luca � ancora sano, seppur poggiato su un enorme vuoto (Lacan) e conosce bene la fatica che deve fare per sentirsi libero, proprio mentre comincia a sentirsi risucchiato dalla confusione: gli analisti sanno che � proprio la conoscenza intima di questa sensazione di libert� che permette le cure�. E� la stessa cosa che gli dir� poi il padre, quando si fermer� con lui, sui monti a curare i pensieri: � io ti vedo come un solista�. Noi Floris siamo dei solisti!� Luca � gi� preso dai pensieri malati e legge tutto secondo il diaframma della propria sofferenza. Risponde: �chiss� se poi � un bene!�. Quando Luca torna in Kenia � la luna di miele della mente dopo che ha conosciuto la psicosi; in un certo senso il pericolo pi� grave: l�eccitamento che ti viene dalla illusione � in quel momento assolutamente vera e possibile � che il tempo non passa e che in un posto, e solo per te, il mondo conserva tutto quello che ti � appartenuto, cristallizzato, esattamente come era allora. E quindi: le lettere alle sorelle, al padre, al cognato: �i colori sono quelli che conoscevo� sono stato sulla spiaggia dove siamo stati tante volte noi Floris� lunga mille chilometri��. Finch�, inevitabilmente, ti ritrovi a considerare che il tempo � venuto ed � andato, portando con s� quello che tu, con la tua musica cercavi continuamente di cantare e di mantenere vivo e presente. La psicosi alla fine � un evento di una semplicit� disarmante: l�impossibilit� per la mente a poter accettare le perdite. La musica ti ha aiutato a sostenere le perdite ed � per questo che anche se tua sorella viene a cercarti tu non te ne accorgi nemmeno, solo perch� la musica ti unisce direttamente all�oggetto che se smetti di suonare lo perdi: �scusate�� che le scale mi risucchiano� non mi ero accorto!...�. Le cure per mille vie cercano di allearsi al tempo che procede, e di coglierne la spinta vitale al cambiamento. Luca non suona il dolore (quello appartiene alle capacit� di essere nella storia e il dolore appartiene alle storie), Luca suona per non sentire il dolore� anzi suona perch� � il solo modo che conosce perch� il dolore non esista. Allora: tu sei il suono, tu sei i tasti del pianoforte perch� non ti interessa della musica, ma del fatto che una volta il disco del mondo - quel pezzo di Bach, il solo disco che conosci (che hai sentito) - tua madre lo suonava al tuo fianco e tu lo suonavi con il dito indice. Luca suona per mantenere all�infinito l�esistenza di quel momento in cui, seduto sullo stesso sgabello, senti il calore del corpo di tua madre. Ad un certo punto il mondo prende a muoversi e Luca, ora, suona per Cinzia: �ho scritto questo pezzo per te� appena sfornato!� Lei lo ascolter� commossa e quella musica dice che lui la ama ed � per questo che non pu� dormire. Il film racconta che, come alcune volte succede, Luca aveva trovato un modo particolare ed esclusivo di parlare al mondo e di esistere e quello era il linguaggio della musica e attraverso questo aveva conosciuto e poteva conoscere l�amore. Allora la fine viene quando la musica non riesce pi� a tenerti in contatto col mondo e con i tuoi oggetti primari�. Qualcosa non funziona: �Baba� ho paura di diventare pazzo� mi succedono cose strane� mi estraneo dal mio corpo e devo controllarlo� magari con dei fili� da fuori� Baba promettimi� senza camicia di forza!� me lo prometti?� Mi sono chiesto come mai Baba trovasse impossibile dirgli di s� peraltro lo pensano tutti � si sa� ai pazzi bisogna sempre assecondarli! Ho pensato che Baba non poteva assecondarlo perch� gli voleva bene, e nel dolore anche per lei quello era il fratello di sempre� quello della spiaggia dei Flores lunga mille chilometri! In un certo senso, neanche lei � per amore � poteva accettare che nonostante tutto, suo fratello stava cambiando ed ora le diceva che era malato. Luca che tenta di vivere. Lo chiede alla musica che deve aver rapito e custodito per lui, e per sempre, il sorriso della madre e il calore del suo corpo. Un calore che ti pu� tornare ogni volta che le dita � questa volta tue e non quelle di tua madre, ma che cosa importa, qual � la differenza? � fanno cantare i tasti freddi di un pianoforte. Gli psicotici sanno che, per sopravvivere, hanno gelato la sequenze della vita in fotogrammi e le tue mani possono essere quelle di tua madre, e la musica pu� essere il suo calore e l�emozione di allora pu� essere richiamata ora, come se il tempo non fosse passato mai. Fotogrammi. Perch� le scene, invece, custodiscono sempre la fine e l�inizio. E� facile pensare, durante e soprattutto dopo il film, che Luca non abbia potuto trovare le cure e che molti di noi avrebbero avuto possibilit� migliori da proporgli e che proprio la storia di Luca dice che ora i nostri servizi sono diversi e le nostre cure sono migliori. Di questo io sono sicuro, ma a che serve? Si tratta di un altro discorso! Dopo il film ho evitato questi pensieri, i pi� immediati� quelli definiti che ti dicono chi ha torto e chi ragione, chi sbaglia e chi fa il giusto e ho seguito, invece la seduzione sottile di una sensazione amara che non capivo e mi teneva. Mi sono sforzato ed ho visto che mi venivano alla mente tutta una serie di pazienti gravi che seguo da anni e che so che sicuramente continuer� a seguire finch� le vicende concrete della mia e della loro vita lo permetteranno. Mi si � fermato il pensiero su Paolo, sicuramente fra i pi� gravi e disperanti che, quando va bene, posso incontrare a casa o per strada. Nonostante tutto, io e lui sappiamo che le cose vanno bene e qualche volta ce lo diciamo. Qualche settimana fa ho dovuto ricoverarlo e non � stato facile. Quando sono andato a trovarlo in reparto mi ha accolto con cortesia, ma era ancora arrabbiato. Mi ha detto: �lei mi fa tenerezza, dottore!�. Il tono era proprio come se mi avesse detto �lei mi fa schifo!� Gli ho chiesto, �cosa significa?�. Mi ha spiegato che rispetto al mio stipendio lui disponeva di pi� soldi (aveva fatto bene i conti e aveva ragione!�) e quindi ha precisato: �lei, dottore, rispetto a me � un poveraccio!�. Perch� la tenerezza invece dello schifo? Perch� la fatica e il senso di miseria a confronto con lo strapotere? Forse Luca smette di vivere perch� a volte lo schifo non riesce a diventare tenerezza (Freud, 1914; Gaburri, 2007) e ti ritorna, esatto e uguale quando Cinzia non smette di guardarti e ti vuole amare e tu provi a regalarle la musica, ma la musica non ti basta se deve solo farti sentire Dio che non sar� mai uomo e non sar� mai un poveraccio! �How far can you fly?� � l�ultimo pezzo che Luca scrive. Volare � il passo leggero della psicosi. Fa venire in mente mille altri film in cui la follia ha la figura di uccelli e di farfalle: forse l�antica immagine di un cavallo alato che ti porta finalmente al senno perduto, forse la nostra reazione simmetrica a una sensazione pesante che viene dai pazienti. Nonostante tutto, e nonostante sia una terribile forma di dolore, la follia per noi continua a custodire l�immagine di purezza e di leggerezza, tutto il contrario del tempo che passa: ali leggere, cielo da conquistare� qualcosa in cui la gravit� si esime dal tirare gi� il tuo corpo. Luca ha suonato l�amore per Cinzia, ma ci� non � bastato, non � stato sufficiente per rimetterlo nel flusso temporale della vita dove tutto esiste perch� tu possa separartene. Nell�ultimo messaggio deve separarsi da tutto ed � gi� in un�altra dimensione. Luca suona, lucidamente, l�addio questa volta da suo padre. La lettera di commiato sembra la nota all�inizio di un viaggio, la promessa di un concerto: "a differenza delle parole che ti tradiscono con il loro significato, la musica non finisce mai... amo quei compositori che suonano le note come se ogni nota fosse l'ultima...". Giuseppe Riefolo |