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NOTE BIOGRAFICHE
Vincenzo Chiarugi nasce ad Empoli il 17 febbraio 1759. La madre
Margherita Conti muore di parto proprio in occasione della sua nascita. La
famiglia paterna originaria di Prato composta soprattutto di commercianti in
tessuti si era trasferita ad Empoli probabilmente in relazione all'attivit� di
medico del padre di Chiarugi, Anton Gregorio.
I primi studi classici li compie sotto la guida del padre, poi si
trasferisce alla Scuola Medica dell'Universit� di Pisa dove si laurea in
Medicina il 19 maggio 1779; ha un anno di tirocinio presso la stessa Universit�
e il 28 giugno 1780 ottiene l'autorizzazione alla professione "di medico
fisico in Firenze e citt�, e terra, e castella e luogo di S. A. Reale".
Si trasferisce a Firenze per frequentare l'ospedale di S. Maria Nuova
dove nel 1782 viene nominato "Medico astante". Gi� dall'anno
successivo risulta una certa frequenza di Chiarugi al S. Dorotea dove erano
ricoverati parte dei malati psichiatrici. Nel 1785 le amministrazioni e il
patrimonio dei due ospedali vengono per disposizione di Pietro Leopoldo a
fondersi e ci� permette che il Sovrintendente di S. Maria Nuova possa
distaccare Chiarugi, come medico astante al S. Dorotea.
Il 25 agosto del 1785 per iniziativa del Granduca e del conte Marco
Covoni Girolami, col contributo di Chiarugi Lorenzo Martelli e l'architetto
Giuseppe Salvietti iniziano i lavori di riadattamento dell'antico Ospedale di
Bonifazio che dispone subito di 205 stanze per accogliere "Dementi e
malati cutanei"; nel 1788 vengono trasferiti dal S. Dorotea i primi 126
pazienti e Chiarugi viene nominato "Primo infermiere degli Ospedali di
Bonifazio e di S. Maria Nuova". Dell'anno successivo � il "Regolamento
dei Regi Spedali" e del 1793 il Trattato di cui si ha subito una
traduzione in tedesco due anni dopo. Nel 1797 viene invitato a Venezia per un
consulto sull'Ospedale di S. Servolo e nel 1799 pubblica il "Saggio
sulle malattie cutanee". Mantiene contatti epistolari con Tommasini di
Parma che � il pi� attivo rappresentante in Italia delle teorie browniane a
cui aderisce pienamente; Nel 1805 viene istituita a Firenze proprio per Chiarugi
l'insegnamento di "Malattie cutanee e delle perturbazioni intellettuali";
rielabora il "Saggio sulle malattie cutanee" presentandone nel
1807 una seconda edizione in due volumi. Nel 1817 viene nominato "Medico
delle epidemie" e l'anno successivo lascia la direzione del Bonifazio
per diventare Sovrintendente di S. Maria Nuova.
Probabilmente uricemico e cardiopatico muore di "un fiero attacco
di podagra al petto" il 22 dicembre 1820. Fu sepolto con la moglie
Migliorotta nella Villa del Gigallo di Sopra, nella Val di Terzolla, sopra a
Careggi, ma la tomba rimase sconosciuta fino ai primi del '900 quando fu
trasferita, con le spoglie della moglie, in Empoli nella chiesa di S. Stefano
degli Agostiniani. |